Scoprire il foliage insieme ai bambini nei boschi delle Cesane
Sono una (ex?) ragazza di città felicemente trasferita fra le colline marchigiane (e a pochi minuti di auto dal mare). Da quando abitiamo qui non abbiamo più scuse per non amare l'autunno: ottobre per noi vuol dire infilare un paio di
Fratelli
Fratelli. Seduti sul trattore del nonno a mangiare i fichi appena raccolti. Spalla contro spalla, raccontarsi storie, immaginare avventure, "Occhèi Michi, stavolta guidi tu, ma la prossima tocca a me". "Ah" (che tradotto dal michelese vuol dire Sì). Avere la certezza che uno
Bea, o dell’amore
[Questo post è apparso sulla mia pagina Facebook qualche settimana fa. Ve lo ripropongo perché mi fa piacere raccontare anche qui della mia amica Bea. Se vi andrà di condividere le vostre storie d'amore con i vostri amici animali ne sarò felice].
Ieri ho accompagnato una mia vecchia amica al suo ultimo appuntamento.
Era un’anziana signora. Noi pensavamo che fosse solo un po’ malandata, invece la dottoressa ci ha detto che era molto malata. Troppo.
Mentre meditavamo su come comportarci le grattavamo le orecchie (a lei piaceva tanto) e le accarezzavamo il nasone di velluto. Quando siamo riusciti a prendere una decisione lei ha fatto una micidiale puzzetta di assenso, che era anche un po’ un saluto affettuoso rivolto a noi, ed è riuscita a farci ridere anche se ci veniva da piangere.