“Il magico potere del riordino” o l’arte di mettere ordine nella propria vita

Immagine tratta dal profilo Instagram di Marie Kondo
Si dice che i libri arrivino nella nostra vita al momento giusto.
Ho appena finito di leggere “Il magico potere del riordino”, della giapponese Marie Kondo, e non posso che essere d’accordo con questa affermazione.
Non lasciatevi fuorviare dal titolo: non si tratta dell’ennesimo “miracoloso” manualetto per disordinati cronici, ma di una porta schiusa sulla possibilità di togliere la polvere non solo dalla propria casa, ma anche e soprattutto dalla propria vita.
In Giappone l’arte del riordino è una vera e propria disciplina. Marie Kondo ne è appassionata fin dall’infanzia, si è specializzata in questo campo (ha messo a punto il famoso “metodo Konmari”) e tiene corsi apprezzatissimi in patria e all’estero. Il suo libro è un best seller da milioni di copie vendute.
Perché tanto successo? Scopriamolo insieme.
1. Il “tenere in ordine” è un metodo che si apprende: il motivo per cui a casa nostra regna la confusione è che nessuno ce lo ha mai insegnato. Il metodo Konmari promette (e pare essere di parola!) di aiutarci a salutare per sempre il disordine.
2. Fondamentale nel metodo Konmari è il “tutto e subito”: riordinando in un breve arco di tempo, i risultati saranno talmente eclatanti da impedirci di ritornare alla situazione di disordine iniziale perché nel frattempo sarà cambiata anche la nostra mente.

Immagine tratta dal profilo Instagram di Marie Kondo
- Il disordine è una sorta di distrazione che frapponiamo più o meno consapevolmente fra noi e le nostre paure. Un caos che ci distoglie dai veri problemi: una casa ordinata e pulita ci costringerà invece a confrontarci e ad affrontare ansie ed emozioni. Anzi, si può dire che inizieremo a fronteggiare con successo i problemi nel momento stesso in cui cominceremo il riordino.
4. Gran parte del metodo passa dal “buttare via” le cose. Siamo letteralmente sommersi dagli oggetti: abiti, libri, stoviglie, scarpe, soprammobili e così via, da cui non ci separiamo principalmente per abitudine o pigrizia. Secondo Marie Kondo (e come darle torto?), della maggior parte di essi non solo non abbiamo bisogno per vivere, ma addirittura ostacolano la nostra aspirazione a vivere la vita che vorremmo. Prima di iniziare a buttare via, è importante visualizzare il proprio stile di vita ideale, immaginare l’ambiente nel quale ci piacerebbe vivere, l’atmosfera, lo stile, per avere chiaro davanti a sé l’obbiettivo che si intende raggiungere. Poi, chiedersi perché si vuole riordinare. Solo a questo punto si è pronti per passare al punto successivo.
5. Importantissimo è conservare solo ciò che emoziona e dona felicità. Scopriremo quali siano gli oggetti che ci fanno brillare gli occhi prendendoli in mano uno a uno. Solo alcuni di essi ci trasmetteranno sentimenti positivi. Altri il contrario, altri ancora non faranno vibrare nessuna corda. Ed ecco il principio base del metodo: conservare soltanto ciò che ci dà gioia. In base a questo capiremo che cosa buttare, ringrazieremo gli oggetti per il servizio reso fino a quel momento e, senza rimpianti, ce ne libereremo.
Pensateci: non sarebbe meraviglioso e riposante abitare in un luogo ordinato, pulito, circondati solo da oggetti che ci trasmettono felicità?
E perché non estendere questo principio anche alle persone, imparando a “buttare via” dalle nostre vite coloro che non ci danno gioia?
Forse scopriremmo chevivere con il necessario (e non sommersi dal superfluo) non è spaventoso come sembra, ma anzi ci rende migliori e più positivi, più decisi e focalizzati sui nostri obbiettivi.
Non vi svelerò altro, se vi ho incuriositi non vi resta che procurarvi questo libricino che contiene grandi verità e non lasciarvi scoraggiare dall’impresa apparentemente impossibile di mettere ordine una volta per tutte nelle nostre case e nelle nostre vite: il metodo Konmari è estremamente dettagliato, lasciatevi guidare passo passo attraverso la straodinaria avventura del riordino. All’inizio ero scettica e quasi infastidita, poi mi sono resa conto che Marie Kondo mi stava accompagnando, con gentilezza e rigore tipicamente giapponesi, a fare i conti con me stessa.
Sto riordinando con i ritmi che mi consentono Michele, Zoe e le loro/nostre esigenze, ma la mia casa è già più luminosa, ordinata, felice, e io con lei.
Provare per credere!

Immagine tratta dalla pagina Instagram di Marie Kondo