Il bipolarismo delle mamme
[caption id="attachment_862" align="aligncenter" width="400"] Illustrazione di Nathalie Jomard[/caption]
Essere mamma significa anche essere bipolari.
Magari ti svegli una bella mattina felice e grata come quella scema di Pollyanna per essere riuscita a dormire ben quattro ore filate, scendi dal letto con una piroetta e cinguettando, vai a svegliare la primogenita e bam!, bastano dieci secondi di isterismi spaziali e ti trasformi nella gemella malefica di Crudelia De Mon.
Amore
L'amore, per me, è quando arrivo a prenderti all'asilo e, in mezzo all'arcobaleno di zainetti, felpe, codini, giacche, scarpe, maestre, bimbi, grida, risate, in mezzo a quel caos colorato ti vedo subito, e i tuoi occhi abbracciano subito i miei
Il posto sbagliato
Essere mamma* vuol dire essere nel posto sbagliato.
Sei nel posto sbagliato quando, dopo aver partorito, ti ritrovi in stanza una "collega" con la voce di Puffetta che passa il tempo blaterando al telefono di contrazioni, punti e guarda-mai-più-in-vita-mia, mentre tu vorresti solo chiudere le orecchie e svenire in santa pace sognando una vodka tonic.
Sono una mamma ad alto contatto
Ho cresciuto i miei figli ad altissimo contatto, due piccoli koala di cui i beninformati onniscienti mi dicevano "Se non li fai staccare non si renderanno mai autonomi", "È morboso!", "Diventeranno due mammoni!", come se l'amore e la tenerezza fossero un vizio e non la vita stessa.
Sorprese
[caption id="attachment_648" align="aligncenter" width="835"] Illustrazione di Pascal Campion[/caption]
SmallBytes Digital, divertirsi e imparare con le app
Dopo essere diventata mamma ho smesso di guardare a cuor leggero al
rapporto tecnologia-bambini. Non mi piace vedere i piccoli ipnotizzati
dal web o lasciati a se stessi in compagnia di uno schermo: smartphone,
tablet, computer non sono babysitter a cui affidare i nostri figli. Ero
scettica anche nei confronti delle app per bambini, ma ho dovuto
ricredermi quando ho scoperto che giocando con immagini, parole, suoni
e numeri si può apprendere divertendosi.
Guarda che luna
[caption id="attachment_629" align="aligncenter" width="900"] Foto dal web[/caption]
Zoe e io stiamo tornando a casa in auto.
È sera, abbiamo fatto un po' tardi. La Opel si arrampica in seconda su per le colline.
Dai finestrini vediamo il mare, i campi di grano ormai tagliato, il cielo che si sta tingendo di blu.
"Mamma, hai visto? La luna ci segue!".
Terrible two, che bufala!
I terribili due, l'età ingrata che vede anche i bambini più angelici trasformarsi in belve che fanno perdere il lume della ragione ai genitori, sono una bufala.
La ruòt e il giro del mondo
È un pomeriggio di sole. Zoe, che era in giardino a giocare, spalanca la
porta finestra ed entra in casa. È emozionata, quasi mi urla: "Mamma, lo sai che nonno mi ha fatto entrare nell'ulaòp?".
Baciami, stupido
"Mamma, sai che quando inseguo Tommi, Raffi e Giulio per baciarli loro non vogliono? Quando gli chiedo di giocare ad acchiapparella-baci, scappano velocissimi!". "Secondo te, come mai?". "Perché ai maschi fa schifo il rossetto!". "Ah! E tu quando giochi con gli altri bimbi